-
Il miracolo Eucaristico di Alatri
Il miracolo eucaristico di Alatri è accaduto nel 1228. La preziosa reliquia, l'ostia di carne viva al posto dell'ostia bianca, è conservata nella Basilica concattedrale di San Paolo apostolo.
L'atto sacrilego, compiuto da una ragazza poco più che adolescente, addolorata per un amore non più corrisposto, consiste in questo: per riavere l'amato del suo cuore, una maga, come soluzione suggerì di procurarle un'Ostia consacrata, con cui preparare un efficace filtro amoroso.
"Vai - le disse - portami dalla tua chiesa un'ostia che sia consacrata ed io ti darò un filtro portentoso che riporterà il tuo ragazzo al tuo cuore". (La...
Leggi
-
Alatri Racconta: Fra Renato
Prima che passi nel dimenticatoio, vorremmo ricordare, grazie alla sapiente "penna" di Brunella un altro personaggio che ha lasciato ad Alatri un bel ricordo del suo passaggio in questa vita terrena....
Questuava per le vie di Alatri fermandosi presso le botteghe e le case più ospitali.
Se la tua testa bambina aveva qualche dubbio, ci pensava Fra Renato a fugarlo: era venerdì. Se al tuo cuore...
Leggi
-
Alatri Racconta: Il trenino
Da questo splendido contributo di Amilcare Culicelli ad "Alatri Racconta", vogliamo ricordare e far sapere ai "millennials" che anche nella nostra città una volta passava il treno e c'era la stazione. Era un trenino leggendario che fu dismesso nel lontano...
Non so, ne mi sono preoccupato di sapere, le date ufficiali dell’inizio dei...
Leggi
-
Alatri Racconta: Nonna Leda e la notte della Befana
Con la rubrica "Alatri Racconta" vogliamo ricordare, fatti, antefatti, personaggi e persone della nostra amata città avvalendoci della "penna" di Brunella Santurro che oggi ci narra la filastrocca della Befana* e di... nonna Leda!
La notte della Befana
Questa è la notte che la Befana
dalle sue grotte esce,
e recando chicche e confetti
va per i tetti .
Adagio adagio, pianin pianino
mette l’orecchio presso il camino
e se fan chiasso, se...
Leggi
-
Voce del verbo "zampognare"
Nella tradizione Natalizia non possono mancare gli "zampognari" con il fascinoso suono della zampogna e delle ciaramella! In questo sensibile racconto di vita vissuta Brunella Santurro ci fà rivivere o per i più giovani, conoscere il perchè non è Natale senza il loro suono!
Natale non era Natale se Lidia non passava a casa ad omaggiare la Sora Maestra. Il 23 dicembre, all’indomani delle sospirate vacanze, la giovane contadina si presentava alla nostra porta di buon mattino, bella e florida come la sua terra in quel di Fontana Scurano. Il tavolo della cucina si riempiva di pane fragrante cotto...
Leggi
-
La preghiera del Folklorista
Anche noi "folkloristi" abbiamo la nostra preghiera : perchè uniti nella fratellanza, l'essere bandiera del nostro popolo e tesoro delle nostre tradizioni, abbiamo bisogno di una mano divina che la sostiene .
- Con approvazione ecclesiatica nel Giubileo dei gruppi folkloristici del 2000 -
Preghiera del Folklorista
Signore, che hai posto la Tua mano su ogni uomo,
che consideri importante il nostro vivere, il nostro suonare, il nostro danzare;
fa che ci sia possibile, per lungo tempo onorarTi,
diffondendo nel mondo la gioia di essere figli della nostra terra,
di essere bandiera del nostro popolo,
di essere tesoro delle nostre tradizioni.
Dacci la forza, di mantenere salde ...
Leggi
-
La Santa Pasqua negli States
E' la settimana di Pasqua nell’aprile del 2003. Il nostro gruppo, con immensa gioia e orgoglio è invitato a partecipare al World Fest di Branson, in Missouri.... si avete letto bene...Missouri,
S t a t i U n i t i d' A m e r i c a, o più semplicemente U.S.A!
E' la prima volta, nella sua storia, che Aria di Casa Nostra, dopo essersi fatta onore nei più grandi festival europei, può varcare l'oceano, può volare lontano, a portare Alatri dove forse, neanche il nostro Sor Flavio avrebbe mai pensato.
Si ma che si fa?...
Leggi
-
Il fascino del dialetto
Il dialetto, questo sconosciuto!
E’ normale, per chi è abituato a parlare costantemente e frequentemente in dialetto, fare qualche scivolone quando, in situazioni nelle quali si vuol far vedere di essere istruiti (‘strutti), ci si imbatte nell’italiano e si parla "n'pizzo"!
Di seguito alcuni di questi esempi in dialetto alatrense, raccolti dal web ma tramandati oralmente.
...Quasi non si comprende il limite fra leggenda e realtà!
Ad ognuno il suo parere!
Nel leggerli, se vi scappa un sorriso, non vi nascondete... è comunque vita!
Mi presti l’appezzuta matite che mi si è spezzato il lapis?
Mamma, taglialo tu il...
Leggi
-
Le nostre 70 primavere
Ci dispiace comunicare che, a seguito delle nuove disposizioni ministeriali a salvaguardia della salute, abbiamo deciso di rinviare l'evento del 29 marzo per poter vivere e condividere questi momenti più in là, tutti insieme e con maggior serenità.
Speriamo presto. 💪
Quest'anno la primavera ha un sapore speciale.
Il 29 marzo ci vediamo ad Alatri tra ricordi, risate, prodotti tipici, musica e passioni per festeggiare insieme il 70° compleanno di "Aria di Casa Nostra".
Se hai fatto parte del gruppo folkloristico, ne fai ancora parte o ne...
Leggi
-
La grande Famiglia di Casa Nostra
In occasione del 70° anniversario di Aria di Casa Nostra abbiamo deciso di cimentarci in un'impresa che sa quasi di mission impossible:
stilare un elenco di tutti coloro che dal 1950 sono stati l'anima, il cuore e il sorriso del gruppo folkloristico di Alatri.
Inutile dirlo: amiamo le sfide.
Ecco dunque una lista di tutti i nomi che siamo riusciti a raccogliere dalle origini ad oggi.
è la domanda chiave, quella di chi si riconosce in una passione, di chi sa di...
Leggi
-
Il Natale come speranza per il futuro
Scrivere qualcosa sul Natale? Mi è stato chiesto, in particolare qualche riflessione su che cosa sia, quale valore abbia e a che cosa serva il Natale.
Niente di più facile, mi sono detto subito. O niente di più difficile?
Perché al di là della ricorrenza religiosa, al di là delle corse per comprare regali per lo più inutili, al di là delle grandi mangiate, nell’idea del Natale c’è qualcosa in più, che resta. Qualcosa che resiste e che sfugge ad ogni facile definizione. Il Natale è sì una ricorrenza religiosa, la più sentita nel mondo cristiano,...
Leggi
-
Tu d'che razza si'? I soprannomi... un anno dopo
Ricordate il post sul nostro blog I soprannomi di Alatri dal 1900?
A cui fece seguito il post su facebook pubblicato lo scorso anno: "Tu d'che razza si?"
Eccoci, ad un anno di distanza, e grazie ai vostri numerosi contributi, a pubblicare l'elenco aggiornato dei soprannomi alatrensi che come certamente ricorderete, eravamo partiti da quelli del "secolo scorso"!!!
Leggeteli, memorizzateli e se ancora ne manca qualcuno...la nostra porta, è sempre aperta!!!
Abbacchiozzo
Bailonna
Biasione
Bullone
Cantare
Abbaticchi
Bainetto
Bicchirino
Bullotti
Cantocci
Abbatozzo
Baiocco
Bíonzo
Bursagli
Cantoro
Abisso
Baioccone
Bírbone
Burzotto
Capassi
Abriotto
Baldone
Biroccia
Buttafoco
Capellaro
Addannato
Ballaurso
Bischia
Cacaglisacco
Capit'_ò
Altroché
Balurdo
Biscottino
Cacalesagne
Capo_d'Agnitto
Ambrosione
Bancottino
Bisinisso
Cacaletto
Capoccia
Ammenne
Bandella
Bitta
Cacapano
Capoccìone
Andriione
Baracattone
Biziotto
Cacapenno
Capolento
Anigni
Baranzona
Blibba
Cacarella
Capolongo
Ansino
Barattieri
Bobbo
Cacaricci
Cappegli
Antogni
Barile
Boccasciutta
Cacaritto
Carafella
Appunna
Barone
Bomma
Cacatosto
Caramore
Arcabucere
Barvozza
Bonghi
Cacciune
Carbino
Arcinto
Baseppe
Bosso
Caceglí
Carcavagli
Arcone
Basertra
Bracco
Cacheggi
Carderii
Ardente
Batavia
Bravissimi
Cacontera
Cardinale
Argumento
Batriata
Briscoletta
Cacosui
Carese
Armigno
Battaglia
Brisella
Cagnacci
Carettino
Arucci
Beccadè
Brisollino
Cagnegli
Caretto
Babba
Bel Paino
Britanno
Cai_Cai
Cargiacotta
Babbano
Bel_cantare
Brodella
Caiona
Cargietta
Babetto
Bel_collo
Brunosso
Caione
Carina
Bacarozzo
Bel_Giuseppe
Bubbitto
Calato
Carlacci
Baciamadonne
Bellafaccia
Bucalone
Callarone
Carlucci
Bacocchi
Bellarmi
Buccia
Calvino
Carminella
Bacocco
Bellero
Buccion
Cambialetta
Carminuccia
Badoglia
Bencricchero
Buciardella
Cammillon
Carnevale
Baffiione
Beniamino
Bufacchi
Campauffa
Carobolo
Baffitto
Bever_tutto
Bufènte
Cancarino
Caronti
Baffo
Bevilacqua
Buffi
Cancarone
Cartone
[av_tab title='Cas-Fic'...
Leggi
-
Una Domenica di Ottobre... a Piedimonte Matese
Un bellissimo ricordo dello scorso anno, la splendida giornata di ottobre a Piedimonte Matese, dove protagonista è stato il genuino folklore del Lazio, della Campania e del Molise.
Attori principali, insieme a noi, anche i ragazzi del Gruppo Folk la Takkarata - con il simpaticissimo veterano Nino Capobianco - e i gruppi di Benevento, Caserta e Campobasso a sostenere l'allegria dell'evento.
Il tutto sapientemente organizzato dalla Pro loco "Vallata", guidata dal gentilissimo Presidente Gianni Cinotti.
Una splendida manifestazione da confermare che ha visto una folta cornice di pubblico, sicuramente soddisfatta!
Grazie per averci regalato il ricordo di una...
Leggi
-
Il miracolo della Madonna di Portadini
Sono trascorsi 400 anni dal prodigioso avvenimento.
Dal Miracolo. Fatto poco noto persino a chi ad Alatri ci vive. Il Miracolo della Madonna di Portadini. Si trova immediatamente fuori la prima cinta muraria della città. All’ esterno del tratto meridionale, dove si apre la portella detta di Portadini.
La chiesetta suburbana dedicata alla Madonna della Resurrezione. Nota a tutti come chiesa di Portadini.
Nasce come cappella agricola. Punto di riferimento per i contadini che dai campi risalivano in città. Molto probabilmente di epoca medievale.
La chiesetta, cara agli alatrensi, conserva un’ icona.
Molto preziosa per chi ha fede. Per chi crede.
Un’ immagine. Quella...
Leggi
-
Quell'abbraccio forte
Non si dimenticherà mai quel tuo abbraccio forte. Un abbraccio misto tra rispetto e guida; fra rassicurante ed emozionato. Sul palco, avvertire sempre questa sensazione è entusiasmante, ti dà carica, orgoglio e sfrontatezza per testimoniare e presentare sempre con più voglia e vigore le nostre tradizioni.
Sei stato e sarai sempre un esempio di educazione,di capacità e di aggregazione. Abbiamo vissuto insieme momenti belli , intensi e soprattutto veri.
L’ultima esperienza insieme, forse una delle più segnanti dal punto di vista umano e delle relazioni è stata e sarà per tutti indimenticabile. Quell’abbraccio forte…. che ho provato a contraccambiare, in...
Leggi
-
L'uomo, il Santo, venuto da lontano
Era il 16 ottobre del 1978 quando Karol Wojtyla è stato eletto Papa.
Era il Giubileo del 2000, quando sempre grazie al nostro Sor Flavio, il Gruppo è stato ricevuto in udienza a San Pietro da Papa Karol.
Ed era il 2 settembre esattamente di trentacinque anni fa, quando al Santo Giovanni Paolo II sono state concesse le chiavi della nostra città.
Per chi ricorda, fu una bellissima giornata, vissuta da tutta la città in festa! Certo i più ricorderanno anche la nostra cittadina "leggermente blindata" ma l'occasione e la sicurezza lo imponevano.
Ovviamente anche in questo caso, con l'aiuto dei ragazzi...
Leggi
-
Ritorno ad Alatri
Nel 1971 in una pubblicazione sulla nostra città realizzata come sempre dall’infaticabile Sor Flavio, dedicata a: “ Ai figli di Alatri, che per motivi di studio, di lavoro o di famiglia sono stati costretti a lasciare la loro terra, è dedicata questa pubblicazione che ha lo scopo di ricordare con scritti e foto di ieri e di oggi, la città del cuore: Alatri”, Paride Quadrozzi*, anch’egli “ragazzo del gruppo” scriveva questa dedica sempre e comunque attuale (tranne che per gli aspetti ludici del tempo, ormai quasi tutti scomparsi):
Ti sarà capitato o ti capiterà di doverti allontanare per mesi...
Leggi
-
E' arivat' i Prufussor da Roma!
Nelle nostre interlocuzioni dialettali, quando nel dibattere si vuole denigrare una persona che a suo dire "capisce" di tutto, si suole dire: "Ecc' è arivat i prufussor da Roma"!
Ma come nasce questo modo di dire? Ce lo spiega, come sempre l'amico Amilcare:
Fino agli anni '50 del '900 c'era in Alatri il "banditore" che, trombetta in pugno, faceva il giro del paese ad annunciare eventi, notizie etc.
L'ultimo che ricordo, non iniziava più con il classico: "Si butta il bando!" perchè , la gente sapeva leggere e c'erano i manifesti.
Era ridotto, ormai, a fare il giro di Alatri, ogni venerdi, ...
Leggi
-
Il cittadino onorario Nino Manfredi
Sono trascorsi vent'anni dalla consegna ufficiale (in calce, la deliberazione Comunale), nella splendida cornice di Piazza S.Maria Maggiore, della cittadinanza onoraria al compianto Saturnino (Nino) Manfredi, ciociaro di Castro dei Volsci scomparso il 04 giugno 2004.
L' Amministrazione Comunale, allora guidata dal Sindaco Avv. Patrizio Cittadini, ha voluto omaggiare uno dei più grandi attori italiani del 1900; un riconoscimento, suscitato anche dal nostro Sor Flavio Fiorletta. Nino, aveva avuto un particolare legame con la nostra città, in quanto l’attore ha interpretato il ruolo di un barbiere di Alatri, Marino nella pellicola diretta da Dino Risi nel 1968 “Straziami, ma...
Leggi
-
21 Giugno: il natale di Alatri, la città dei Ciclopi
Secondo la leggenda, la città di Alatri nacque da un raggio di sole.
Secondo gli studi di don Giuseppe Capone, è assai probabile che Alatri fu fondata dagli Hetei, Ittiti della Mesopotamia, che raggiunsero l’Italia lasciandosi dietro una serie di costruzioni del tutto simili all’Acropoli di Alatri. Non si conosce la data esatta della costruzione della città, ma il 21 giugno ed il raggio di sole hanno con essa un’attinenza precisa.
La città fu costruita con precisione millimetrica, basandosi sul...
Leggi
-
"Accusi parlam nua"
Gli usi patrii sono la più santa cosa umana che sia in qualsiasi nazione, per cui questa si distingue, fa corpo ed anzi ha anima è quasi persona a se: utile il serbarli, felice l'amarli, onorando il difenderli, sventura, danno e vergogna il perderli
Dopo aver citato sempre sul nostro blog il testo Alatri ed il suo vernacolo di Padre Igino da Alatri, era...
Leggi
-
I "Garibaldesi"
Sempre grazie alla sempre lucida memoria del nostro amico Amicalcare Culicelli, ci pregiamo di pubblicare un suo ricordo:
"Questa me l’hanno raccontata negli ultimi anni ’50 dello scorso secolo, quando insegnavo nella scuola serale a Vallemiccina, una contrada a sud di Alatri e chi la raccontava aveva 91 anni e diceva ancora che dopo questo fatto scappò di casa per andare con i “garibaldesi”.
Bisogna sapere che allora la scuola serale si faceva presso famiglie disponibili ad ospitarla ed era frequentata, oltre che dalla famiglia, ancora patriarcale, dalle persone interessate, per lo più vicine di casa.
Spesso, nelle lunghe e noiose...
Leggi
-
Ricordi di uno del gruppo
Amarcord... si, ci piace ricordare e far ricordare momenti passati della attività del nostro Gruppo. Dopo il racconto di Alberto Minnucci, ci onoriamo di ricordare un'altra "grossa" figura della nostra città, Giuseppe Fiorletta, amichevolmente per tutti noi "Peppinuccio" ...e lo facciamo con un suo scritto:
E' difficile ricordare quei momenti.Quando provi a farlo ti si addensano nella mente centinaia di episodi. E' una folla di sensazioni che vorresti affidare alla macchina da scrivere per scegliere quelle più significative, più originali. Ma non ti riesce. Sono avvolte in una nebbiolina tutta rosa. E' un velario troppo prezioso e ti vien...
Leggi
-
Maggio in Alatri
Ci racconta, Luigi Alonzi nel suo viaggio in Ciociaria, “Itinerari di Cioceria” del 1964, incontrando la nostra città, in una giornata di maggio:
A vespro mi incamminai verso il convento dei Cappuccini, seguendo l’indicazione dei cipressi svettanti sulla collina di fronte alla città, in direzione di borea. Scendevo da Alatri sulla Sublacense, precisamente nel punto in cui i due colli, quello del Convento e l'altro dell'Acropoli, spezzano la discesa per stringersi la mano e reggere il nastro asfaltato della via romana. Una pioggerella sottile, ma più spesso allegra, tagliava l’aria di traverso. Prossimo a tramontare, il sole illuminava tratti...
Leggi
-
La "calata" dei Ciociari a Roma
Una ciociara con la conca ed un fiore in mano, rivolta verso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, perché? Qual è il nesso? Cercherò di spiegarlo affidandomi ai ricordi, ad alcune foto, poche in verità e a qualche articolo di giornale.
Taglio del nastro con al centro Il Gen Aloia, a destra il Comm. Silvio Biondi e l'artista Valeriani
Nel settembre 1962, alla presenza del Capo di Stato Maggiore Generale Aloia (in rappresentanza del Ministro Giulio Andreotti intervenuto successivamente) venne inaugurata presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma (nelle due gallerie) la mostra “La Ciociaria vi...
Leggi
-
Premio Nazionale "Radici"
Venerdi 10 maggio, in una splendida cornice di pubblico, in una bella serata con affabili e qualificati commensali, il nostro Gruppo ha ricevuto, per il tema: tradizione, il Premio Nazionale RADICI * nella sua prima edizione:
"come riconoscimento del valido contributo dato per aver trasmesso la genuina tradizione ciociara della città di Alatri"
Ovviamente, la soddisfazione del nostro sodalizio è massima, infatti, riconosce nel corso degli anni, l'impegno profuso nella nostra città come promotore e collaboratore di numerose attività per...
Leggi
-
L'antica Festa di S.Sisto
Alatri nei tempi del paganesimo si divideva in nove carcìe o rioni, denominati Scurano, Cerere, Bacco, Flora, Venere, Spultina. La denominazione degli altri tre è andata smarrita; con il Cristianesimo i nove rioni furono convertiti in altrettante parrocchie, e ai tre mancanti si sostituirono quelle di S. Lucia, di S. Simeone, di S. Andrea.
Ciascun rione era presieduto da un Contestabile.
Con la divisione della città in due rioni, Civitavetere e delle Piagge, venivano eletti due Contestabili, uno per ciascuno di essi.
I Contestabili nelle feste, e in particolare in quella del Santo Protettore andavano in chiesa a far le loro...
Leggi
-
Ordinaria Resurrezione
La parola Pasqua deriva dal vocabolo ebraico pesah, che vuol dire passaggio.
Anticamente, celebrava il passaggio dalla stagione invernale alla primavera, nella prima notte di plenilunio del 14 di nisan (mese ebraico corrispondente al nostro marzo-aprile).
E’ in quella notte che Mosè, attraversa il Mar Rosso e fugge dalla schiavitù egizia.
In un altra notte, quella appunto della parasceve, Gesù risorge dalla morte.
Tuttavia, quando celebriamo la Pasqua, si rischia un pò di ripercorrere un evento che sembra sfuggire alla nostra esperienza quotidiana. Eppure, aldilà della resurrezione finale, (quella dopo la morte secondo la dottrina cristiana ), la Pasqua può essere una...
Leggi
-
L' asino di Belpaino
Quante volte abbiamo sentito : “Attent', ca' fai accòm gli asini d’ Belpaino! magari per ammonire qualcuno dal non fare il passo più lungo della gamba? Pubblichiamo un racconto di Amilcare Culicelli, sulle "gesta" di Bel Paino:
“Il nostro era un tipo piuttosto strambo, di mestire barbiere e in quanto tale frequentava gente di ogni tipo, persino "altolocata" ma questo avveniva soltanto in casa loro, e naturalmente, ci teneva a far bella figura!
Per distinguersi dallo "zoticume" usava un "eloquio" ricercato, metteva un "papillon" floscio, usava le chiroteche(1) e se pioveva, copriva le scarpe con le ghette e...
Leggi
-
Alatri e il suo vernacolo / pt. 2
In questo secondo appuntamento per suscitare curiosità, e forse, interesse, tratto dal libro “Alatri ed il suo vernacolo” di Padre Igino da Alatri, edizione pubblicata il 06/09/1986 per i tipi delle Arti Grafiche Tofani dalla Soc.Cooperativa Cultura e Territorio - Archeoclub, ecco alcuni termini del nostro dialetto che derivano dal latino:
Abballe = ad vallem = giù
Addòrmo ('m) = addormio = addormentarsi -
Addutto, araddutto = adductus = diventato (es Accome te si raddutto!)
Aécco = heic = qui
Aésci= istic = costi
Affucià = ad fauces (manicarum) = risvoltar le maniche
Alà = alare = emetter fiato
All'addónca = ad unguem = alla fine
Allòco...
Leggi
-
Alatri e il suo vernacolo
Il libro “Alatri e il suo vernacolo” di Padre Igino da Alatri, edizione pubblicata il 06/09/1986 per i tipi delle Arti Grafiche Tofani dalla Soc.Cooperativa Cultura e Territorio - Archeoclub, offre molti spunti che definiscono meglio sia il nostro dialetto che parte della storia popolare della nostra città. E' stato bello riscoprirlo e per questo, tanto per suscitare curiosità (soprattutto a chi non ne conoscensse l'esistenza) riportiamo alcune curiosità: la prima sugli studi della dialettologia alatrina (questa) e la prossima, dove elencheremo alcune parole di dialettali di uso comune (e altre, ahinoi, desuete) derivate dal latino.
L’opera del p....
Leggi
-
"Andammo a Milano"
Dall' album dei ricordi: cosi scriveva Alberto Minnucci*, uno dei tanti "giovani" del Gruppo Folclorico Aria di Casa Nostra, nei quasi settanta anni di attvità:
<<Nel 1955, a primavera, andammo a Milano. Per molti di noi fu il primo viaggio di una certa importanza e lunghezza, scusateci. La guerra, pur terminata da dieci anni si faceva ancora sentire; il boom era di là da venire; il più... ricco o fortunato dei«ciociari 55» era stato, per diporto su un motoscooter di seconda mano. Si trattò della prima grossa ed impegnativa trasferta del Gruppo Folclorico Alatrense. Nella capitale economica italiana era...
Leggi
-
I personaggi storici ad Alatri (pt.6)
Concludiamo la nostra "carrellata" dei personaggi che hanno dato lustro alla città di Alatri, così come l'abbiamo aperta: ricordando un sodale amico di Gerardo Celebrini ...parliamo infatti di:
Giovanni Ricciotti
Nato ad Alatri il 06/12/1867. Storico e letterato con predilezione per gli scritti di San Francesco al quale ha dedicato varie conferenze; Studioso del dialetto Alatrese scrisse un testo con grammatica e vocaboli. Fratello del notaio Ricciotti, ha ricoperto vari incarichi nel corso della sua carriera professionale:
- 20 dicembre 1909, con decreto del R. Prefetto di Roma è nominato Commissario per la Congregazione di Carità di Guarcino
- da dicembre 1909...
Leggi
-
I personaggi storici ad Alatri (pt.5)
Egnazio Danti
Nato a Perugia nell’ aprile 1536, Egnazio Danti, è stato insigne vescovo della città di Alatri. Noto cultore di scienze, ma anche di filosofia e teologia, è famoso per aver disegnato le carte geografiche degli armadi in Palazzo Vecchio a Firenze per incarico dei Medici e per aver progettato il quadrante astronomico e l’armilla equinoziale, posti sulla facciata di Santa Maria Novella. Scrittore prolifico e docente negli studia di Firenze e Bologna, viene utilizzato dal papato per compiere rilievi topografici in Umbria e per disegnare le famosissime carte geografiche d’Italia della Galleria Vaticana. In Alatri riorganizza la...
Leggi
-
I personaggi storici ad Alatri (pt.4)
De Persiis Luigi (vescovo)
nacque ad Alatri il 9 maggio 1835. Sentì ben presto la vocazione al sacerdozio e fu accolto nel patrio seminario. Dimostrò grande amore per lo studio della filosofia, della teologia e del diritto. Pubblicò monografie e volumi di alto valore critico, tra l'altro:"Pio IX in Alatri", "Lo stemma di Alatri", "Memorie del Pontificato di S.Sisto I , Papa e Martire", " I confini del territorio comunale di Alatri" ecc. Per così interessanti opere e per la sua elevata cultura teologica e giuridica, meritò la stima di Papa Leone XIII il quale, il 21 giugno 1896,...
Leggi
-
I personaggi storici ad Alatri (pt.3)
Marianna Candidi Dionigi (1756-1826)
Immortalò Alatri nelle sue incisioni e nei suoi scritti raccolti durante i viaggi in alcune città del Lazio che diconsi fondate da Saturno (Alatri, Anagni, Aquino, Arpino e Atina). Dalle sue opere appare lo scenario di una ciociaria dove natura e opere umane si fondono armoniosamente.
Padre Mariano
Al secolo Francesco Veloccia, nacque ad Alatri da Nicola e Margherita Bricca il 1 giugno 1756. Dopo gli studi nel Collegio “Conti Gentili” si rese cappuccino prima e sacerdote poi. La sua storia si intreccia con le vicende storiche della seconda metà del XVIII secolo. A 37 anni fu...
Leggi
-
I personaggi storici ad Alatri (pt.2)
Alatrino da Alatri
Nacque ad Alatri nella seconda metà del XII secolo. Fu religioso molto stimato per cultura e ingegno, suddiacono e cappellano di tre papi: Innocenzo III, Onorio III e Gregorio IX. Grazie alle sue capacità entrò nelle grazie di questi pontefici che gli affidarono spesso compiti delicati. Ad ulteriore conferma delle abilità di Alatrino giunse la stretta collaborazione con l’imperatore Federico II; di quanta stima l’imperatore e il papa lo ricambiassero fu constatato con l’assegnazione della prepositura di Acqui e del Canonicato della diocesi di Treviri, in Germania. I rapporti con l’imperatore si deteriorarono però a causa...
Leggi
-
Correva l'anno 1962
Febbraio 1962 Agrigento
Festival del folklore in occasione della Sagra del Mandorlo in Fiore quando tutto il territorio compreso tra la citta' e la collina su cui sorgono i Templi greci diventa una distesa spettacolare di mandorli fioriti.
Una settimana di permanenza per partecipare a spettacoli, sfilate con tanto di carretti siciliani tipicamente addobbati, mostre, incontri con altri gruppi, ricevimenti con le autorità e gli organizzatori con scambi di doni (la nostra conca e' arrivata ovunque il gruppo di Alatri sia stato).
L'emozione piu' grande?
Esibirsi su un palco avendo come sfondo il Tempio della Concordia le cui possenti colonne scanalate
ci "sostenevano"...
Leggi
-
I personaggi storici ad Alatri (pt1)
Lucio Betilieno Varo
Nacque ad Alatri e visse intorno al II secolo a.C. Insigne personaggio dell’età repubblicana ben noto a tutti gli archeologi e agli studiosi della civiltà dell’antica Roma. Betilieno fu uno dei più benemeriti cittadini di Alatri; essendo ricco per censo e per possessi fu dal Senato eletto due volte Censore, cioè preposto alla cura delle costruzioni cittadine. Nei dieci anni di censorato, durante un lungo periodo di pace dopo la prima guerra punica, arricchì la città di importanti opere pubbliche, così tecnicamente perfette da destare l’ammirazione dell’ingegneria moderna. Una antichissima lapide in latino arcaico testimonia la...
Leggi
-
I personaggi storici ad Alatri
In questa raccolta redatta in 5 sintetiche "puntate", vogliamo ricordare o far conoscere tutte quelle persone, nate o no ad Alatri che, a vario titolo, Le hanno dato lustro.
Tratteremo anche "personalità" che per la loro attività, il loro impegno civico, il loro amore per la cultura e le tradizioni hanno apportato un valido contributo alla vita civile, culturale e religiosa della nostra città. In tutto, trattati più o meno approfonditamente sono circa 40 citazioni che speriamo possano arricchire il bagaglio storico-culturale di quanti avranno il piacere di leggerne le gesta o le opere. Noi nel nostro piccolo intendiamo...
Leggi
-
Il Premio Antiche Piagge, Premio Giuseppe Fiorletta
Il Premio Antiche Piagge fu istituito grazie ad una intuizione di Lucio Lucchetti socio della locale Pro Loco e in accordo con l'Amministrazione Comunale, con lo scopo di insignire personaggi della vita pubblica, sociale e culturale della nostra città ma anche nazionali, che si sono distinte, ognuna nel proprio ambito di attività, per le finalità socio-culturali. In questo contesto si è inserito, degnamente anche il nostro gruppo folclorico per le molteplici ed intense attività nell'ambito della promozione delle tradizioni popolari.
Di seguito l'articolo a firma di Carlo Capone della redazione del quotidiano "Ciociaria Oggi" che scriveva:
“Aver mantenuto vive le...
Leggi
-
Gaude Civitas Nostra
Oggi, ad Alatri, si celebra la traslazione delle reliquie di San Sisto I da Roma ad Alatri.
Quest'anno, per la prima volta nella storia della nostra città, avrà luogo la rievocazione storica di ciò che accadde, secondo la narrazione Historica, l'11 di gennaio del 1132.
Mia nonna Iolanda, la sera del 10 gennaio, era solita raccontarmi “la venuta di San Sisto” colorando la narrazione di particolari come quelli legati a "chigli zic sole che chigli ommini fori d 'pòrta, se stavan a tòll pe r'scallass " alle prime ore del pomeriggio, quando una mula, improvvisamente, varcò le mura di Alatri.
Si...
Leggi
-
Il perfetto "folklorista"
Ed eccolo qui un bel decalogo per il perfetto folklorista! Lo sappiamo, ai più potrebbe poco interessare, ma leggendo attentamente oltre ad essere utile ricordarlo al folklorista stesso, anche chi osserva ed assiste agli spettacoli folkloristici potrà farsi una idea di come ogni componente, per rappresentare al meglio il proprio gruppo, deve comportarsi!
Non si portano gli orologi. Il folklore non ha tempo;
Le medaglie nascondono la bellezza dell’abito tradizionale e ne compromettono il significato;
Fumare, oltre a far danno alla salute, dà agli spettatori una sensazione di abbandono e distacco dal ruolo interpretato dai temi trattati;
Orecchini,...
Leggi
-
Da "Vecchia Alatri"
Dal libro "Vecchia Alatri", pubblicazione fortunata del nostro Sor Flavio riprendiamo un breve appunto storico.
...Nel 1900 il regolamento di Polizia urbana faceva divieto ai veicoli di entrare in città dopo il tramonto del sole: per cui la maggior parte dei venditori ambulanti, che tra l'altro dovevano coprire rispettabili distanze, quasi sempre erano costretti a bivaccare in località la Donna, pur impiegando tutta la buona volontà per giungere in tempo, anche ad evitare nel buio spiacevoli incontri con tipi affatto raccomandabili. Certamente dopo il lungo viaggio l'appetito non mancava e non mancava nemmeno l'iniziativa di persone di allestire, ed...
Leggi
-
Un ricordo sotto l'albero
Il Natale a casa mia era come un pendolo che oscilla incessantemente tra un sano e genuino spirito natalizio e un “l’ faciam purché s’ tè da fa'”, passando per l’intervallo fugace, e per di più illusorio, della speranza di non svuotare il dindarolo come ogni anno alla tombolata con gli zii.
La preparazione degli addobbi, il sentirsi ogni anno più grande perché mancava sempre meno a riuscire ad arrivare a mettere il puntale sull’albero, quell’inspiegabile libidine che si provava nel premere il pallino rosso sul telecomando che, come per magia, faceva accendere tutte le lucine della casa, quella...
Leggi
-
Necessità di valorizzare le nostre belle tradizioni ciociare
Cosi scriveva molti anni fa il nostro Sor Flavio; una riflessione che se pur datata potrebbe risultare attuale ai cultori delle tradizioni popolari, e come ricordava sempre: nel folklore e nella danza c'è l'animo di un popolo:
“Oggi il folklore ed il ballo italiano sono come li descrisse il piemontese Vajra «i grandi decaduti”: questa l'affermazione che si riscontra nel' importante saggio sulla danza tradizionale.
ln verità non si può far storia delle religioni, della musica, del teatro, delle tradizioni popolari senza tener conto del folklore in genere e della danza in particolare.
Se noi consideriamo la condizione e la funzione...
Leggi
-
I soprannomi di Alatri dal 1900
Una delle peculiarità dei piccoli paesi come Alatri è sempre stata quella di "affibbiare" un soprannome, ossia un altro nome identificativo e specificatamente, o della famiglia di appartenenza oppure del lavoro che svolgeva. Era, più semplice, individuare una persona, più che con il nome di battesimo, (che comunque veniva enunciato) ma col soprannome: "ma com'e chi è? E' Armando! chissi d' Bobb', gli nepote d' chigli ca mpagliava le sédi abball' alla "catena", attèra alle Piai!
Una volta, i nomi erano un pò più comuni per tutte le famiglie (perchè la tradizione e la continuazione...
Leggi
-
Alatri, una volta
Gli Statuti comunali, di grande importanza per lo studio topografico dell’abitato, oltre ad essere una ricca fonte di notizie ed indicazioni su palazzi, case e chiese di cui spesso non rimane che il toponimo, sono una testimonianza fondamentale per capire l’organizzazione civile ed amministrativa della città.
Alatri era divisa in due zone: la Civitas Vetus e le Plagae. Con il nome di Civitas Vetus si intendeva genericamente la parte nord-ovest della città, dove si svolgeva l’antico abitato romano, mentre era chiamata Plagae la parte a sud-est dell’acropoli, dove il terreno era più scosceso e friabile.
La zona delle Plagae era...
Leggi
-
Il Castello di Tecchiena
Sulla strada Santa Cecilia, immersa nel verde delle campagne alatrensi, ai piedi di un piccolo colle, il Monticchio, c’è un edificio comunemente chiamato Castello, ma che castello non è.
Informazioni sulla storia e soprattutto sulle caratteristiche della struttura si possono trovare online, ciò che qui viene messo in evidenza è invece l’aspetto socio-economico che la presenza del “castello” ha avuto nel nostro territorio.
Nasce come “grancia”, cioè deposito di grano, ma il termine viene utilizzato successivamente per definire il complesso di edifici costituenti un’azienda agricola.
Infatti la sua funzione era ancora più ampia, in quanto vi lavoravano numerosi contadini del territorio.
Oltre...
Leggi
-
Antica Fiera di San Martino
I giorni 10 e 11 novembre del 2007 rimangono certamente impressi ancora nella mente e nel cuore del nostro gruppo; oltre che per essere stati selezionati a rappresentare la Regione Lazio alla 400° edizione dell'Antica Fiera di San Martino in Inveruno, in Provincia di Milano sono stati importanti, anche per un incontro speciale...
Una due giorni dove oltre alle nostre esibizioni abbiamo potuto far apprezzare ai lombardi anche altre tradizioni e la dinamicità anche della nostra città.
Sono intervenuti infatti con noi, anche gli Infioratori di San Paolo, che hanno rappresentato nella Cattedrale cittadina, con la maestria riconosciuta, un bel...
Leggi
-
Alatri e la manifattura laniera nel 1824 / pt.3
Macchine e tecnologie
Da alcuni documenti reperiti presso l’Archivio Comunale di Alatri, si trova notizia di una richiesta fatta al Sindaco della cittadina da parte del Presidente della Camera di Commercio di Frosinone, il quale a sua volta, avendo ricevuto disposizioni da parte del Comitato dell’Inchiesta Industriale sulla fabbricazione delle macchine per la lavorazione della lana, designata dal Ministero delle Finanze, pone ai Sindaci della circoscrizione due quesiti, atti a stabilire il numero di macchine utilizzate per anno nelle industrie laniere ed il numero di queste provenienti dall’estero.
Scopo di tale inchiesta era quello di stabilire, in base alla quantità...
Leggi
-
Alatri e la manifattura laniera nel 1824 / pt.2
La tintura e la tessitura
Dopo aver tosato le pecore, la lana, prima di essere tessuta, doveva essere lavata e spurgata per eliminare il grasso ed i residui di sudiciume, quest’ultimi derivanti dal pascolo (residui vegetali, cardi). Le prime essenziali operazioni erano quindi quelle dello sgrassaggio e della lavatura, che si effettuavano in quel tempo con l’utilizzo di sapone a base di soda; la stessa operazione oggi, con l’utilizzo di tecniche moderne, viene fatta attraverso un bagno di acido che brucia le impurità contenute nella lana.
Una volta lavata, la lana veniva messa ad asciugare, e manualmente veniva poi...
Leggi
-
Alatri e la manifattura laniera nel 1824 / pt.1
Prosegue, dopo aver presentato Il Panno di Alatri (e in articoli sequenziali, fino al n. 3), il nostro excursus sull'attività produttiva lanaria di Alatri nel 1824. Produzione, manifattura, tintura e struttura organizzativa.
Le fasi della lavorazione della lana
Una consistente quantità di dati relativi alla produzione laniera di Alatri nell’anno 1824 è contenuta in una serie di schedari che recano la firma di S. Benvenuti, Delegato Straordinario, custoditi presso l’Archivio di Stato di Roma (Miscellanea della Statistica, Busta 27); si riportano qui di seguito i dati generali, seguiti poi dalle descrizioni analitiche di ogni singolo opificio. Nel 1824 esistevano ad...
Leggi
-
Il Panno di Alatri
A metà del secolo scorso un viaggiatore scriveva:
....La strada scendeva quindi dolcemente nella fertile campagna di Alatri, e finalmente dopo aver girato una collinetta vidi dinanzi a me questa interessante città.
Alatri è il centro principale di industria e di commercio dei monti Ciociari, vi si fabbricano stoffe, tappeti, coperte di lana, e quelle giubbe e quei cappelli a punta che sono tanto in uso in tutto il Lazio.
Il giorno in cui arrivai, c’era mercato. Le strade e le piazze, ingombre della frutta d’agosto, fichi, pesche, albicocche e grosse pere, offrivano un lieto spettacolo ed erano gremite di...
Leggi
-
Il Premio Europeo per l'arte popolare
Era il 4 ottobre del 1976, quando ad Alatri il nostro gruppo ha avuto l'onore di ricevere il Premio Europeo per l'arte popolare. Una data doppiamente cara al nostro sodalizio considerato che lo stesso giorno ma a distanza di circa trent'anni, veniva a mancare l'artefice di quello che è attualmente Aria di Casa Nostra.
Di seguito la lode, con la motivazione del Premio (tradotta dal tedesco) enunciata difronte al nostro Flavio Fiorletta, a tutti i membri del gruppo e alla cittadinanza invitata all'evento.
Laudatio per il gruppo “Aria di casa Nostra”
dal Prof. Dr. R.W. Brednich, membro del Curatorio
Gentile Signore,...
Leggi
-
'Na storia passata
Come non ricordare Sor Flavio, il giorno della ricorrenza, con questa bellissima poesia dedicatagli dall'amica Marilena Lepori!
‘Sta piazza stasera mê sémbra ‘ncantàta,
nê wò fa rêwiwê ‘na storia passata.
Èra da pócô finita la guèra:
cràlêmê amarê piagnéwa ‘sta tèra…
‘Nô alatrésê pêrò, ‘nê sê attèra ‘mmai:
sà sèmprê rêsórgi da tutti gli guai!
Scórta la famê, chélla più nera,
ariwà pê tutti la wita wéra…
I fu própria allóra, carô “sòr Flà”,
chê ‘sta cumpagnìa wulìsti crià.
Cu ‘mmani ‘nô òrghini pê ‘ncumênzà,
purê gli ciunchi facìsti ballà!
…Pandòra purtawa ‘nô fiascô dê winô,
cantènnê biweva, cu Scórcia i Peppinô...
…i déntrô ai canìstrô dê zia Sistinèlla
sèmprê ci stawa ‘na crustatèlla!
Pê...
Leggi
-
La leggenda del confine...
Il territorio di Alatri, confina con Frosinone quasi a ridosso della città capoluogo...ma... perchè è cosi?
La leggenda racconta che:
Bisognava stabilire definitivamente i confini tra Alatri e Frosinone, allora alcuni rappresentanti delle rispettive città decisero di fissare il confine nel punto di incontro tra due podisti, araldi delle rispettive città, con partenza al canto del gallo (allora non esistevano orologi sincronizzati che trasmettevano il segnale via etere !).
I Frusinati (Frusulunisi, per dirla "in cianfrica" ), tennero il gallo sveglio cercando di farlo cantare prima dell'alba, ma quello, stanco, si abbioccò.
Gli Alatresi, (forse più "scaltri"?) misero il gallo sotto...
Leggi
-
Il Saltarello
Se è vero che la musica è l'espressione della sensibilità umana e artistica, il saltarello è l'espressione della originalità assoulta dell'animo del popolo ciociaro. Fu questo stesso popolo infatti che iniziò a praticare canzoni d'amore e di ballo con l'accompagnamento di zampogne e fisarmoniche e dette così origine alla più antica e caratteristica danza del Lazio: il saltarello.
Già nel 1688 il poeta Giov.Camillo Peresio descrive le "movenze" di tale danza:
"...E il ballo fecer poi del saltarello al suon d'un chitarrino e un tamburello. de fronte preso da otto donne el posto otto sbarbati, e ognu'uno al bal deposto,...
Leggi
-
La Morra
“Quattr!”, “Sétt!”, “Tutta!”
Un tumulto di numeri, braccia che sferzano l’aria, una frenetica danza di dita: questa è la morra.
L’origine di questo gioco si perde nella notte dei tempi, ma già in una tomba di un alto dignitario egiziano si nota chiaramente il defunto intento a stendere il braccio con un numero, contrapposto ad un altro giocatore. Tuttavia, è nell’epoca latina che si hanno le più chiare manifestazioni scritte: Cicerone riporta in un suo scritto la frase “dignus est quicum in tenebris mices”, ossia “è persona degna quella con cui puoi giocare a morra al buio”.
...
Leggi
-
Tu, di Alatri la protettrice
8 Settembre_ Madonna della Libera
Non esiste paese del mondo che non abbia una devozione mariana, persino nei paesi di tradizione islamica la Vergine gode di una venerazione profondissima dai fedeli musulmani.
In Italia non esiste paese che non abbia una piazza dedicata alla Madonna.
Non da meno è la nostra città. Ma direi meglio: la nostra terra che alla vetusta immagine della "libera" ha affidato, da sempre, le proprie fatiche e le proprie attese.
La nostra gente non ha trovato miglior avvocato che in questa madre dal volto tenero pronta ad ascoltare i gemiti dei propri figli. A lei il nostro...
Leggi
-
La responsabilità di una tradizione centenaria
C'ho sulle spalle la responsabilità di una tradizione centenaria: me sento responsabile a mette 'ste ciocie e 'sto bustino, a appontà la mantilla co' gli spilloni che, pure se non lo dico, la ciocca un po' me la bucano; n'è 'na responsabilità che m' pesa però, è 'na cosa leggera.
È 'na cosa che poi quando vado camminenn' tutta 'mpettita pe' 'ste stecche che porto in vita mi rende proprio fiera.
È 'na cosa che quando passo 'ncima a Civita vestita ass'sì, me fa sentì aggrappata a 'sta terra mia che offre poco, ma che m'ha cresciuto.
È 'na cosa che...
Leggi
-
Fieri delle nostre radici
Le Ciocie…
Quando te le leghi ai piedi ti rendi conto che non sei tu ad indossare loro, ma che sono loro a legarti a sé...
Le stringhe attorno ai polpacci infatti, ci legano e ci collegano al nostro passato fatto di gente buona, contadina, sincera; alle nostre tradizioni, ai nostri canti e balli ancestrali.
Certe volte capita che chi non le abbia mai indossate rida un po’ di noi che, anche oggi, tra lo smartphone e l’ipad, le indossiamo.
Fanno un po’ tenerezza, perché non capiscono quanto le tradizioni siano importanti e perché chi dimentica da dove proviene finisce per crescere...
Leggi
-
Si parte, destinazione Spagna!
Eh sì, come ogni anno è arrivato agosto e la frenesia estiva, quella che profuma di folklore, è già da tempo nell'aria frizzantina: anche quest'anno siamo pronti, zaino in spalla, a conquistare la Spagna!
Gli oltre mille chilometri di distanza che ci separano dal golfo di Biscaglia non ci spaventano, state pur certi: dal 9 al 13 agosto saremo fieri rappresentanti del folklore ciociaro, ospiti della "XXXII edición del Festival Folklorico Internacional de Bermeo", nei Paesi Baschi.
¡Hasta pronto!
Leggi
-
E’ estate: ma il gruppo, cosa fa?
E’ estate.
Per chi, come me, è cresciuto nel gruppo folkloristico, l’estate rappresenta un richiamo inconfondibile. E’ in estate infatti che si concentra la stragrande maggioranza delle attività del gruppo.
E già dalla primavera, cominciano febbrili le telefonate, i contatti, le riunioni. Dove si va quest’estate? Troviamo qualche festival? Il Festival di Alatri è confermato? E la sfilata a Ferragosto?
E si cominciano a riallacciare i contatti con le varie associazioni sparse in giro per l’Europa e per il Mondo, si cercano i festival migliori, si sondano presenze e si contano le adesioni.
La parte più bella di un’uscita è senza dubbio...
Leggi
-
Qualche giorno a Berango
Tutto ha inizio con l'invito per una rappresentanza al Festival di Berango - in Spagna (per il 75° anniversario del gruppo locale) - e noi, orgogliosi di portare alto il nome del nostro gruppo, accettiamo ben volentieri di partire.
Con Giulia e Alessio "Fox" organizziamo ogni singola cosa (n' sem' missi 'n frullòra): l'itinerario, il viaggio, il vestito giusto per l'occasione, i doni da offrire... Mille complessi, tanta ansia, ma finalmente è tutto pronto: SI PARTEEE!
Prendiamo l’aereo lasciando ogni ansia e problema al di fuori, tanta è l'eccitazione di arrivare a destinazione.
...Ma quale destinazione se una volta arrivati a...
Leggi
-
Il lungo viaggio dell'organetto
Chiunque abbia avuto modo di assistere ad una nostra performance, avrà sicuramente notato quei baldi giovanotti che con i loro strumenti fanno da motore alle nostre ciocie. Ebbene sì, senza un organetto il gruppo Aria di Casa Nostra non sarebbe lo stesso.
Ma vediamo come nasce l’Organetto:
Accordeon di C. Demian
Il primo strumento a mantice di cui si ha notizia risale al 1829, anno in cui il costruttore di organi e pianoforti Cyrillus Demian ottiene, a Vienna, un regio brevetto per un originale organetto in grado di eseguire fino a quattro accordi. Lo strumento, che assume...
Leggi
-
La "Ciocia"
Ecco infine i «ciociari!» Uomini e donne del paese dei sandali. Vengono probabilmente da qualche villaggio vicino a Ferentino, forse da più lontano, dalle frontiere napoletane, dalle sponde del Liri o del Melfa.
E' un paese di splendidi monti dall'aspetto selvaggio, che si stendono da Ferentino in su verso le province napoletane. Il popolo là porta le «ciocie», calzatura molto semplice che dà al paese il nome di «Ciociaria.» Trovai in uso questa calzatura anche prima di Anagni.
Impossibile concepire una calzatura più primitiva, e si può anche dire più comoda di quella: ed io ho sinceramente invidiato ai...
Leggi
-
Una trasferta con il gruppo folk
Comunicazione da parte del nostro Presidente: invito in una determinata città, per un dato evento.
Una volta verificata e confermata la disponibilità seguono le prove: balli, canti, scenette, sfilate.
Qualche giorno prima della partenza la costumista ci comunica i vestiti da indossare a seconda delle occasioni. Quindi prepari la valigia e controlli mille volte che hai messo tutto, soprattutto le ciocie: fondamentali.
Arriva il giorno tanto atteso; ci si incontra al solito posto: alcuni puntualissimi, altri in perenne ritardo.
E qui le situazioni che si prospettano sono diverse.
Se si viaggia con l’autobus ed è mattina proviamo a recuperare qualche minuto di sonno;...
Leggi
-
L'amore cantato dalla tradizione: la Serenata Ciociara
Tra le molteplici tradizioni della Ciociaria quella che incarna maggiormente lo spirito passionale e spensierato della nostra terra è, senza dubbio, la serenata prima delle nozze.
Immaginate che mentre state provando l'acconciatura per il grande giorno, o facendo l'ultimo orlo al vestito, una voce in lontananza, accompagnata da un organetto, vi inviti ad affacciavi alla finestra. Ebbene si, è il vostro futuro sposo che vi sta dedicando una canzone d'amore.
La serenata prima delle nozze è un'usanza che ha origine nel Medioevo ma che ancora oggi è praticata nel Centro e Sud Italia, ritenuta in alcune zone patrimonio culturale indispensabile.
Se per la...
Leggi
-
I nostri auguri per un gioioso 75° anniversario!
Abbiamo accolto favorevolmente l'invito ricevuto dal Gruppo Folk "Simón Otxandategi Dantza Taldea" di Berango (Spagna) in occasione delle celebrazioni per il loro 75° anno di attività.
Una nostra delegazione sarà presente dal 5 luglio nei Paesi Baschi e per l'occasione oltre a portare i saluti e gli auguri della nostra Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Ing. Giuseppe Morini, abbiamo formulato i nostri più fervidi auguri:
Un riconoscimento per la longevità della vostra attività è sicuramente doveroso!
Mantenere, arricchire, promuovere l’appartenenza ad un ensemble folclorico anche nel secondo millennio è certamente un esercizio che richiede impegno, costanza e tanta, tanta buona...
Leggi
-
Le ragazze del gruppo Folkloristico di Alatri di Willy Pocino (1960)
Chi non conosce la conca di rame, le ciocie di cuoio ele collane di corallo che sono gli elementi tipici e più caratteristici del folklore ciociaro? E chi non conosce la classica, proverbiale bellezza delle donne di Ciociaria? Il gurppo folkloristico di Alatri ne fornisce un esempio chiaro e sugnificativo. Un gruppo che io stimo che ammiro, che amo. E intendiamoci non lo dico per il fascino emanante dalla perfezione dei lineamenti femminili che si riscontra tra le giovani e floride ragazze che lo costituiscono; ma lo amo per l'efficacia rappresentativa di una nobile tradizione, di vanto e...
Leggi
-
Il primo, mi auguro, di tanti articoli!
Folklore, la cui parola è stata coniata nel 1846 da W.J.Thomas, stà ad indicare lo studio storico e comparativo delle tradizione e dell’arte popolare;
Il folklore, che nella sua essenza più intima e vera è cultura popolare, storia ed arte insieme cristallizzate in forme e costumi popolari, rappresenta un momento niente affatto secondario nell'attività artistica e culturale delle genti. Le caratteristiche etniche, le peculiarità tradizionali, i costumi, le fonti primigenie dell'ispirazione popolare sono alla base del folklore e dei gruppi folkloristici che lo rappresentano e lo tramandano.
Con questo primo articolo intendo inaugurare questa nuova sezione del rinnovato sito non...
Leggi